Il contrario di harām è halāl (حلال), che si riferisce a tutto ciò che è permesso dalla sharia. L’aggettivo harām si distingue dal sostantivo arabo Haram, che si riferisce a un quartiere sacro.
Il termine “proibito” è già usato nel Corano per riferirsi al termine harām. Così, nella Surah 16:116, si chiede di non affermare con una lingua falsa che una cosa è permessa (halāl) e un’altra è proibita (harām). Secondo la visione islamica, un musulmano commette un peccato compiendo un atto classificato dal Corano o dalla dottrina giuridica come harām. In questo senso, harām va distinto dall’aggettivo “mamnu” ممنوع / mamnūʿ, che indica ciò che è proibito dalla legge secolare.
L’Harām è l’ultima delle cinque categorie di azioni umane nella giurisprudenza islamica.
Che cos’è il “Makruh”?
Il termine makruh (in arabo مكروه, makrūh) è usato nell’Islam per descrivere azioni che sono impopolari secondo l’opinione religiosa e che quindi devono essere evitate. Secondo la tradizione islamica, il musulmano non viene punito per aver commesso atti impopolari, ma viene premiato per la sua omissione.
Questa è la quarta delle cinque categorie di azioni umane nella giurisprudenza islamica.
Gli atti impopolari includono, ad esempio, lo spreco di acqua (ad esempio durante le abluzioni rituali) e il mancato rispetto di atti popolari o preferiti, sia durante che al di fuori delle funzioni religiose.
In generale, un’azione eccessiva è considerata impopolare.
Secondo alcuni studiosi, il fumo è almeno makruh, mentre altri lo definiscono addirittura haram.
Che cos’è il “blush”?
Fard (فرض , fard “dovere”) anche in arabo فريضة , farīda significa “dovere religioso”, “decreto (divino)”, “ordinanza”. Fard è l’insieme dei doveri religiosi che i musulmani devono adempiere incondizionatamente nella vita rituale. Il verbo per questo è farada o iftarada e ricorre di conseguenza nel senso di : “imporre qualcosa a qualcuno come dovere (religioso)”, “prescrivere”, “dichiarare obbligatorio” sia nel Corano che negli Hadith.
Che cos’è la “Sunnah”?
Sunna (arabischسنة ) Pl. sunan (سنن) è un termine che in epoca pre-islamica indicava gli usi, i costumi, i valori e le norme delle varie tribù arabe, ma nel corso della formazione dell’Islam ha acquisito un significato religioso diventando il nome stenografico della sunnat an-nabī da seguire, la “via del Profeta (Hz. Muhammad)”.
In questo senso, la sunnah è utilizzata soprattutto nella giurisprudenza islamica e negli studi tradizionali. Nel corso del tempo, il significato di questo termine ha subito diverse modifiche. Il verbo corrispondente è استنّ سنّ, sanna / istanna “prescrivere qcs., introdurre qcs.